Sabato 2 dicembre l’Impianto sportivo Capitolino di Via Montona, ha ospitato la 14^ edizione de “La Notte dei Capitani”, il tradizionale appuntamento che il CSI Roma dedica ai capitani delle squadre giovanili.

Dopo il videomessaggio di saluto del Campione del Mondo 2006 Gianluca Zambrotta, ad introdurre la serata è stato il presidente del CSI Roma Daniele Pasquini:

“In questi giorni è arrivata una brutta notizia, per lo sport e per la nostra città. L’Expo 2030 si terrà a Riad, la candidatura di Roma è quindi stata sconfitta. Nello sport tutti desideriamo vincere ma in realtà c’è qualcosa che va oltre la vittoria. Vogliamo vincere perché vogliamo essere i migliori e vogliamo dimostrarlo. Nello sport, così come nella vita, sono le sconfitte ad insegnarti di più e che ti aiutano a capire cosa migliorare. Il vero sportivo non si rassegna. Voi siete i capitani, i leader delle vostre squadre. Il mandato che vi lascio, è di non rassegnarvi anche di fronte alle sconfitte”.

Per l’assistente ecclesiastico del CSI Roma, Don Bonifacio Sarte Lopez: “Il Capitano deve essere un leader sia in campo e sia nella vita di tutti i giorni. Per farlo ci vuole umiltà, coraggio e perseveranza. Bisogna sempre mettersi al servizio della squadra e dei propri compagni, seguendo le indicazioni del mister e nel diventare un esempio per tutti”.

Il moderatore della serata Daniele Rosini, presidente regionale del CSI Lazio e coordinatore dell’Area Sportiva del CSI Roma, ha passato poi la parola a Flavio Rambotti che ha spiegato ai ragazzi i riferimenti allo sport che è possibile ritrovare all’interno della Divina Commedia di Dante, una delle più grandi opere della letteratura universale: “Il genio dantesco ha infatti inserito nella Commedia elementi interpretabili alla luce dell’odierno concetto di sport agonistico, in un vero e proprio anticipo plurisecolari sui tempi. In questo caso i movimenti di alcuni personaggi dell’Inferno vengono paragonati ad espressioni di carattere puramente sportivo e in alcuni casi a movimenti agonistici, ovvero volti ad ottenere il massimo risultato competitivo, in un caso con citazione diretta dell’evento (Inf. XV , vv. 118-124)”.

Successivamente è intervenuta Barbara Funari, Assessore alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale: “Il ruolo del capitano è un privilegio per mettersi in gioco con tutto noi stessi, è importante prendersi le responsabilità nelle vittorie ma soprattutto nelle sconfitte. Lo sport ha un grande ruolo sociale e dà l’opportunità a tutti di giocare, i più bravi e i meno bravi. E’ fondamentale non lasciare indietro nessuno. Ognuno di noi può contribuire, anche attraverso lo sport, a migliorare la società: il futuro è nelle vostre mani, fate di tutto perché non venga trattato male nessuno. In questi giorni con i tremendi episodi di cronaca di violenza sulle donne, siate anche voi capitani portatori di un messaggio di pace e di contrasto ad ogni forma di violenza. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può dare il suo contributo per migliorare la realtà che ci circonda”.

Ad impreziosire la serata c’è stata la testimonianza di Domiziana Mecenate, atleta paralimpica, che ha raccontato ai ragazzi come affrontare al meglio le difficoltà della vita: “L’incidente mi ha cambiato la vita, ma anche grazie allo sport non ho perso la speranza. Ogni sbaglio è un’opportunità per ripartire, per migliorarsi. Non bisogna mai abbattersi di fronte alle difficoltà, grandi o piccole, che incontriamo nella nostra vita. Non arrendetevi, dopo ogni sconfitta o difficoltà rialzatevi subito dopo, lavorate sugli errori per migliorarvi sempre”.

Nel corso della serata c’è stato anche spazio per le sorprese. Il coordinatore dell’Area Comunicazione del CSI Roma, Daniele Zaccardi, ha presentato in anteprima il nuovo sito del CSI Roma www.csiroma.it. Il lancio online del sito è avvenuto in diretta con un clic da parte di Gabriele, giovane capitano della A.S.D. Don Bosco Cinecittà C5.

Ad introdurre la seconda parte della serata, con l’assunzione dell’impegno da parte dei ragazzi a diventare veri Capitani CSI, è stato mons. Riccardo Lamba, Vescovo delegato per lo sport della Diocesi di Roma:
“Il Capitano è un testimone di virtù, siate sempre un punto di riferimento per i vostri compagni in campo così come nella vita. Grazie per quello che rappresentate e per quello che fate. Essere capitano è un’opportunità, oltre che un onore: dovete mettervi al servizio degli altri perché diano il meglio di sé”.

Mons. Lamba ha quindi benedetto le fasce da capitano che sono state consegnate ai ragazzi, insieme alla copia del decalogo, col conseguente impegno di fedeltà da parte di tutti i ragazzi intervenuti ad “essere un vero capitano CSI: un capitano sul campo, ma soprattutto il capitano nella vita”.

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