
Il CSI Roma ha invitato tutte le società sportive, gli atleti, i dirigenti e le famiglie alle cerimonie di premiazione dei campionati di squadra della stagione sportiva 2024/2025. Due serate speciali, ospitate nella sede del CSI Roma di Lungotevere Flaminio 55, hanno celebrato l’impegno, la passione e i risultati raggiunti dai protagonisti della grande comunità sportiva del Centro Sportivo Italiano capitolino. La prima serata, martedì 24 giugno, è stata dedicata alle squadre di calcio a 5 e pallacanestro, mentre nella seconda, mercoledì 25 giugno, è stato il turno della pallavolo.
Sono state occasioni di festa per celebrare insieme i traguardi raggiunti e per rinnovare il ringraziamento a chi ogni giorno rende possibile l’attività sportiva: atleti, dirigenti, allenatori, genitori, volontari.
Nel corso delle due serate, moderate dal coordinatore dell’Area Sportiva del CSI Roma Daniele Rosini, non sono mancati interventi e riflessioni ricche di significato.
Daniele Pasquini, il presidente del CSI Roma, ha ricordato l’origine della parola “atleta”, che viene dalla Grecia e significa “colui che vince un premio”. “Siamo nella serata degli atla. Voi non siete semplicemente sportivi, ma atleti che hanno vinto un premio”, ha sottolineato, invitando tutti a ripartire a settembre con costanza, disciplina e conoscenza, affidandosi con fiducia ai propri allenatori e dirigenti”.
Don Bonifacio Sarte Lopez, assistente ecclesiastico CSI Roma, ha esortato i presenti a non accontentarsi mai della mediocrità: “Nella vita, come nello sport, si può perdere o vincere, ma bisogna sempre dare tutto. Mai accontentarsi del pareggio”.
Cristina Mezzaroma, presidente Fondazione S.S. Lazio 1900, ha ringraziato in modo particolare i genitori, che con la loro presenza costante hanno permesso ai ragazzi di coltivare il sogno sportivo: “A questa età vi dovete solo divertire, stare insieme, e complimenti a tutti”.
Ferdinando Bonessio, Presidente Commissione Sport Roma Capitale, ha rimarcato il ruolo educativo dello sport: “Abbiamo bisogno di cultura sportiva, di costruire pace e amicizia. Lo sport è un grande strumento di incontro”.
Svetlana Celli, Presidente Assemblea Capitolina, ha rivolto un incoraggiamento ai giovani: “Non smettete mai di seguire le vostre passioni. Fare sport è la cosa più bella e sana che potete fare. Per me avete vinto tutti”.
Vittorio Bosio, presidente nazionale CSI, ha concluso con un pensiero rivolto ai dirigenti e alle famiglie: “I ragazzi e le ragazze sono i gioielli del CSI. Grazie ai dirigenti, veri eroi dello sport di base, e grazie ai genitori che ogni giorno accompagnano i figli in palestra, sui campi di allenamento e alle partite”.
Oltre alle premiazioni dei campionati, sono stati assegnati i riconoscimenti speciali della stagione:
- Società dell’anno: Gesù Bambino a Sacco Pastore Per aver saputo coniugare risultati sportivi e impegno educativo in modo esemplare. Punto di riferimento per il quartiere, questa società ha reso lo sport un’occasione di crescita, inclusione e comunità, testimoniando ogni giorno i valori di accoglienza, formazione e spirito di squadra. Un riconoscimento a chi, dentro e fuori dal campo, educa attraverso lo sport e contribuisce a costruire legami veri.
- Premio San Filippo Neri: al Gruppo Sportivo Santa Silvia, che custodirà la coppa itinerante già passata da San Giuseppe Artigiano. Questo riconoscimento viene conferito a chi ha saputo vivere appieno la dimensione educativa, formativa e associativa dello sport, nello spirito dell’oratorio ispirato da San Filippo Neri.
- Trofeo Danila Birarelli, – dedicato alla memoria della giovane ragazza arbitro di pallavolo CSI prematuramente scomparsa nel 2000, è stato assegnato ad Antonio Martino: ad Antonio, arbitro di calcio a 5 classe ’41, per l’impegno, la passione, la pazienza e la grande disponibilità sia all’interno che all’esterno del campo di gioco. Autorevole, competente, disponibile al dialogo con giocatori e tecnici nel rispetto dei reciproci ruoli, interpreta al meglio il ruolo di arbitro che, prima ancora di essere un giudice di gara, soprattutto a livello giovanile, deve essere un educatore capace di comunicare con i più giovani e trasmettere loro le regole e i valori fondamentali del gioco del calcio: il rispetto delle regole, la lealtà nei confronti dell’avversario e l’importanza del divertimento a prescindere dal risultato finale. A confermarlo sono i tanti riscontri positivi che arrivano dai campi dei campionati giovanili, dell’Oratorio Cup e del Torneo Calcio d’inizio.
Infine, un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a rendere grande questa stagione sportiva: allenatori, arbitri, volontari e collaboratori.