Quando comincia, pensi che non dovrebbe finire mai; quando finisce, ti chiedi come mai sia finita così presto. Nel mezzo, tante emozioni e, ovviamente, tanti sorrisi. Se c’è una cosa che spicca più di altre, nella Coppa del Sorriso, è che il normale turnover di squadre e giocatori che si verifica di anno in anno non ne altera lo spirito, perché ai nuovi arrivati viene spontaneo adattarsi all’ambiente e vivere il torneo come un qualcosa di importante.

Ed è per questo che ad ogni edizione si notano dei miglioramenti nelle prestazioni, che non sono solo tecnici ma anche  nelle capacità di scelta su cosa è meglio fare in campo. La diretta dimostrazione è quanto accaduto nella giornata conclusiva di sabato scorso alla Totti Soccer School: partite nella maggioranza equilibrate, che in diversi casi hanno richiesto la coda dei calci di rigore.

Il tutto, va sempre rimarcato, in una atmosfera di piena solidarietà e nel massimo rispetto del fair play. Tant’è vero che stavolta i direttori d’orchestra della manifestazione, Claudio e Danilo, hanno avuto imbarazzo nell’assegnare il relativo trofeo ad un giocatore specifico, visto che in tanti ne sarebbero stati meritevoli. Pertanto, hanno deciso di conferirlo a una squadra, la Blu Star, che è quasi un premio alla carriera, visto che il club partecipa alla Coppa del Sorriso sin dalla prima edizione dando sempre esempio di educazione e rispetto, partecipando altresì al miglioramento della manifestazione stessa.

Visto che siamo in tema di premi speciali, ricordiamo ancora quello più attinente alla Coppa, lo Speciale Sorriso, riconosciuto stavolta a Patrizia Platti, dirigente/educatrice Juppiter Sport, a cui il sorriso non manca davvero mai ed è in grado di contagiare chiunque le stia attorno.

Infine, il premio Eccezzziunale Veramente. Come dice il nome stesso, è un qualcosa di extra che  non si assegna tutti gli anni, ma solo in circostanze particolari. Lo scorso anno fu assegnato al mitico Mister Soro dell’Albano Primavera (altra squadra sempre presente) come premio alla carriera; oggi finisce giustamente nelle mani di Giulia Agnini, psicologa della Totti Soccer School. La sua forza, la sua determinazione, la sua capacità di trasmettere ai ragazzi e alle famiglie i valori della vita e dello stare in campo sono da esempio per qualsiasi educatore che abbia a che fare con la disabilità.

Ed ora, i responsi del campo. Le 13 squadre partecipanti si sono affrontate, in una bella giornata di sole e in un clima gradevole, in 4 gironi dai nomi stravaganti – tanto per non riconoscervi una graduatoria di merito – ognuno dei quali ha avuto una propria classifica finale.

Ma che davero?! – 1 Crescere Insieme; 2 Albano Primavera; 3 Castelli A; 4 Odissea

Daje tutta – 1 Casa dell’amicizia; 2 Blu Star; 3 FILO Onlus

Bella fratè – 1 Castelli B; 2 Juppiter Sport ; 3 Totti Soccer School

Annamo bene – 1 Ragazzi di vita; 2 Mai Soli; 3 Sporting Cesano

Le premiazioni sono state effettuate alla presenza del Presidente del CSI Roma Daniele Pasquini, il quale ha sottolineato come la Coppa del Sorriso sia diventata la più importante in tutto il Lazio per questo genere di disabilità e quanto sia importante per il Comitato stesso, nel segno di una continuità che si protenderà negli anni avvenire. Pasquini ha altresì rivolto un ringraziamento ai sodalizi partecipanti, ai ragazzi e alle rispettive famiglie, agli arbitri e a tutte l’organizzazione, sottolineando come ognuno abbia fatto splendidamente la propria parte per rendere la Coppa un evento davvero speciale ed altamente inclusivo.

Il sostegno dato dal CSI Roma si è concretizzato anche nella presenza di un videomaker che ha realizzato un servizio completo sull’ultima giornata di gare, completo di interviste e di suggestive immagini riprese dal drone (clicca qui per guardare il video).
Ulteriori informazioni saranno rese sulla pagina facebook della Coppa del Sorriso, dove è pubblicata anche la fotocronaca.

Si ringrazia il Fondo di Beneficenza di Intesa San Paolo.

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