Sabato 10 maggio 2025, il rione Esquilino tornerà a essere un laboratorio di cittadinanza attiva e partecipata con la giornata dedicata allo sport, al gioco e alla sicurezza per le bambine e i bambini di Roma. Le scuole Di Donato e Bonghi, insieme alla strada di via Bixio 83-85, diventeranno palestre a cielo aperto grazie ai tornei di minibasket “Mark Christian Matibag” e “Lavinia Moreschi”, un appuntamento che da oltre quindici anni anima il cuore del quartiere con un messaggio forte e universale: costruire una città più a misura dei più piccoli significa costruire una città migliore per tutti.

L’iniziativa, promossa a partire dal 2006 da associazioni, famiglie e realtà educative del territorio, nasce nel ricordo di Mark Christian Matibag, un bambino di dieci anni, studente della scuola Di Donato, investito e ucciso da un’auto mentre attraversava sulle strisce pedonali per andare a giocare una partita di minibasket. Era domenica 10 luglio 2005. La tragedia di Mark è diventata un punto di svolta: da allora, ogni mese di maggio, centinaia di bambini, famiglie, insegnanti e allenatori si danno appuntamento per riaffermare con forza il diritto dei bambini a muoversi in sicurezza, a giocare, a praticare sport e a essere protagonisti degli spazi urbani.

Il torneo femminile, dedicato a Lavinia Moreschi, studentessa della scuola Bonghi e appassionata di basket, ricorda un’altra giovane vita spezzata troppo presto. L’8 aprile 2010, Lavinia fu colpita da un malore durante l’intervallo scolastico. Anche lei avrebbe dovuto essere sul campo con le compagne di squadra, in una giornata che vuole essere prima di tutto una festa e un inno alla vita.

L’evento sarà arricchito dalla presenza di campioni e campionesse dello sport, che porteranno la loro testimonianza e la loro vicinanza, aiutando a trasformare questa giornata in un’occasione di riflessione condivisa. Attraverso il gioco e il basket, infatti, si promuovono valori di inclusione, dialogo, rispetto delle regole e superamento delle differenze.

Negli anni, la manifestazione si è consolidata come esempio concreto di “buone pratiche” educative e civiche: un’esperienza che mette in rete scuola, famiglie, associazioni sportive e istituzioni per immaginare insieme una città più giusta, accogliente e sicura, partendo dai desideri e dai bisogni dei bambini.

Il CSI Roma sostiene e condivide lo spirito di questa iniziativa, convinto che lo sport possa e debba essere uno strumento di crescita sociale, di costruzione della comunità e di promozione di una cultura della pace e della solidarietà.

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